lunedì 4 maggio 2015

La rabbia e l'orgoglio



No, dal titolo non intendo parlare di Oriana Fallaci o della situazione politica e sociale globale.

Mi riferisco all'ultimo film che ho seguito al cinema, il tanto atteso Avengers: Age of Ultron.
Perchè per questo post un titolo tanto impegnativo per un film molto meno impegnativo?

Perchè è quello che ho percepito al termine della proiezione.
Ma andiamo con ordine.

A parte che mi sono sorpreso nel vedere così tanto pubblico alla seconda settimana di programmazione, non contando il fattore 1° maggio.
Un pubblico tendenzialmente giovane, come è logico che sia, ma neanche così tanto giovane a dir la verità; e fortunatamente neanche tanto chiassoso e popcornoso, a parte qualche applauso di massa stile atterraggio aereo.



Ero partito con l'idea di vedere un film di supereroi, nello specifico il seguito del primo Avengers. Diciamo che ho trovato anche quell'aspetto lì, ma in maniera diversa da come mi aspettavo.
Sono stati messi da parte un po' di cazzottoni e di coreografie spettacolari, esplosioni e computer graphic ad ogni angolo, anche se ben presenti, per far posto agli eroi. Non ai nostri soliti eroi del gruppo dei Vendicatori, ma quelli messi sempre un po' da parte, quelli che nelle locandine sono sempre in secondo piano.
Ed ecco i principali: Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco.

Notate bene come la fierezza di Thor e la spacconaggine di Iron Man sono molto carenti in questo film, anzi, ci si domanda se quel Tony Stark è effettivamente lo stesso della trilogia di Iron Man. Alcuni in sala speravano in qualche perla di saggezza della filosofia starkiana, ma è rimasto molto deluso. Abbiamo un Iron Man quasi assente, pacato, testardo come sempre ma non eccessivamente. Al contrario Thor pare sempre bevuto con battute di bassa lega.



Ma ecco i nostri tre veri protagonisti.
La rabbia in ognuno di loro. La rabbia di Hulk nel non poter avere una vita normale come tutti gli altri, la rabbia di Vedova Nera nel non poter vivere l'emozione della maternità, e la rabbia di Occhio di Falco, per il fatto che è consapevole di essere un po' il fanalino di coda del gruppo.
Ma in ognuno di loro c'è una forma di orgoglio.
Bruce Banner scopre di non essere tanto diverso da Natasha, entrambi vivono in una situazione di disagio e sono entrambi alla ricerca di qualcuno per avere sostegno nelle loro sofferenze. E Clint Barton offre sempre sè stesso per il bene della propria famiglia, egli compie quello che deve per il loro futuro.
Questi sono i veri eroi, non sono altro che uno specchio di ognuno di noi. Siamo afflitti da tante difficoltà, ogni tanto siamo premiati da successi, ma cerchiamo sempre di restare in piedi. Siamo eroi senza alcun potere, ma siamo Eroi Veri.

Per il resto il film è scorrevole, vengono ben definiti determinati concetti e i nuovi personaggi introdotti. Forse a livello di montaggio c'è un po' di "fretta", alcune scene di azione sono talmente veloci che quasi ci sfuggono. La sceneggiatura rende tutto più serioso, probabilmente per condurci nel terzo film dove ci sarà il tutto per tutto.
Ma rimaniamo comunque affascinati, trascinati dalla vicenda e appassionati dei nostri idoli.
Attendiamo quindi con trepidazione che tutto si compia, che ogni tassello torni al suo posto.
E personalmente, che facciano una miniatura della statua in marmo con tutti i personaggi visionabile durante i titoli di coda!


Cinebrusinante





VALUTESCION
Avengers: Age of Ultron (2015)
di Joss Whedon
con Robert Downey Jr., Scarlett Johansson


Scena top: lo scontro tra Iron Man e Hulk

Voto 3/5: film per rilassarsi, ma con alcune lacune tecniche

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