venerdì 26 giugno 2015

Il Cinema va offline...



Mi serviva una spinta, una grossa spinta per tornare alle recensioni, e cosa meglio di un abominio come Unfriended?
Iniziamo:
Mi sono recato al cinema un po' per curiosità viste le premesse " Film più innovativo al Fantasia Fest ", " Non avete mai provato una paura come questa " ( Cit. Fangoria ), e un po' per passione verso il genere thriller-horror, sperando di vedere un film innovativo e rivoluzionario come citato da vari trailer.
Diciamo pure che però le mie aspettative non erano per nulla alte ma il film e riuscito comunque a deludere anche quelle...





Non voglio esagerare perchè non mi sembra giusto dare troppa importanza a questa pellicola, ma la prenderò come capro espiatorio verso tanti altri film. Unfriended è girato interamente in screencast e vede come protagonisti 6 ragazzi di cui sappiamo poco e niente più o meno per tutta la durata del film, si procede con una debole trama ormai trita e ritrita al mondo horror e con qualche colpo di scena ( se così si può chiamare ) qua e là, che ogni tanto richiama l'attenzione sullo schermo. Non sono solito fare spoiler nelle mie recensioni e sarà così anche stavolta, dato anche il fatto che non ci sia tanto da spoilerare, la trama è quel che è.





Cybernatural, questo il primissimo nome dato al film, sembra puntare principalmente ad un pubblico molto giovanile in modo semplice, un horror che contiene insieme Facebook, Skype, spiriti e qualche semi-nudità qua e là, cosa può chiedere di più un quindicenne (questa l'età media della sala) in cerca di avventura con amici? 
Arrivo ora al punto di chiusura:
è veramente un film come Unfriended il genere di pellicola che vuole rivoluzionare il mondo dell'Horror? prioprio no... il lato spaventoso di questo film è composto da qualche jump scares e qualche scena violenta ( se così si può chiamare ), pieno zeppo di cose che non verrano mai spiegate, pezzi trama scopiazzati da ogni dove, un finale prevedibile già dopo i primi 20 minuti di film e soprattutto lento, lento, lento, un countdown che parte da 50 secondi e che non porta da nessuna parte ai fini della trama NON CREA TENSIONE!
Avrei potuto continuare ma, come detto prima non voglio dare troppa importanza a questo film, spero solo che venga usato come trampolino di lancio verso chi vorrà sviluppare ancora ( e spero meglio) questa tecnica nuova al grande schermo. 




Jonathan





VALUTESCION
Unfriended (2015)
di Levan Grabiadze
con Shelley Hennig, Will Peltz, Heather Sossaman


Scena Top: lo spirito burlone su Spotify

Voto 1/5: la banalità sottoforma di noia

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